Disturbed – The Sound Of Silence
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Era il 1964 quando Simon & Garfunkel pubblicarono l’indiscusso capolavoro “The Sound of Silence”. Un pezzo che ha fatto la storia e che torna a far parlare di sé grazie ad una cover davvero riuscita, fatta da una band che con i due cantautori c’entra davvero molto poco, almeno come genere: i Disturbed, una potente band metal americana, in attività da oltre 20 anni.
La bellissima cover del brano ha subito riscosso un enorme successo, tanto da essere scelta dalla NASA come soundtrack per un video girato dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Le immagini e la musica si sposano perfettamente creando una magia inaspettata e mostrandoci le bellezze incontaminate del nostro pianeta, alternate all’opera dell’uomo con le sue città e le sue luci che fanno da contraltare alla spettacolare luce del sole che sorge e tramonta sulla terra.
Registrato nel 2015 il brano dei Disturbed divenne subito divenne doppio platino, per essere poi nominato ai Grammy nel 2017. Il cantante della band, David Draiman, commenta così la nomination e l’approvazione dello grande Paul Simon, autore del brano:
Disturbed – The Sound Of Silence
“Il tuo ultimo desiderio è che l’artista ti dia la sua benedizione. È raro che accada (ride), ma è una possibilità ed è veramente bello quando un cantautore così straordinario come Paul apprezza quello che hai fatto con uno delle canzoni più famose di tutti i tempi “
La The Sound Of Silence dei Disturbed è più intensa e potente di quella di Simon & Garfunkel, sia nella parte strumentale, dove una possente base di tastiere “riempie” il brano con un crescendo irresistibile, sia in quella vocale, con una prestazione di Draiman a mio avviso davvero “sanguigna” e strepitosa. Comunque la si voglia vedere, questo resta un brano davvero ben realizzato. Io personalmente preferisco questa versione, perché offre sonorità per me più affascinanti, ma lascio a ognuno di voi la personalissima sentenza.
fonte: Virginradio.it – Tanadelcobra.com
Il tipo di brano e di atmosfera si prestava ad una cover in split screen fra pianoforte e chitarra. Nasce così questo arrangiamento.
Clicca, per scoprire il setup utilizzato nel video.
– Ibanez JEM 7v sbl (Steve Vai signature)
– Line 6 Helix.
– Piano Privia PX-760 bk